UNA ESCORT ELEMENTARE – 2° tempo – Cormons (PN) - Veneto Trasgressiva

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Lucy mi ha chiesto di ordinare una bottiglia di champagne (che in realtà era prosecco italiano) per la modica spesa di 50 euro e mi invitato a ballare un lento. Ho sentito il mio battito e il respiro accelerare. Stavo per strofinarmi abbracciato a lei e sentire le sue tettine sulla mia pancia (era piuttosto bassa).
Poi mi ha portato in una piccola stanza al primo piano. Ce n'erano una decina ufficialmente riservate ai “balli privati”. Contenevano solo un attaccapanni, due sedie, un tavolo e un lavandino con sapone disinfettante e due salviette. Lucy mi ha fatto sedere e si è avvicinata togliendosi la felpa ed esponendo un paio perfetto di tettine sode e puntute.
Muovendo i fianchi al ritmo della musica che filtrava dal piano di sotto, ha fatto scivolare via i jeans conservando solo un piccolo perizoma blu. Ha appoggiato le mani sullo schienale della mia sedia e si è sporta in avanti per toccare con le tette il mio viso. Le ho baciate, succhiate, mordicchiate, e subito lei mi ha slacciato la cintura dei pantaloni e me li ha levati insieme ai boxer. Ha tolto il perizoma e mi ha consegnato un preservativo, indietreggiando per mettere il suo culo e la sua figa contro il mio cazzo già spaventosamente duro. A quel punto mi sono ribellato.
- Eh no, nooo! Così è troppo veloce... non va bene...
Incurante di quel che dicevo, si è spinta contro il cazzo, posando le mie mani sulle sue tette. Un attimo dopo, si è voltata mettendo il suo corpo lateralmente contro il mio, in modo che la sua coscia si spingesse contro l'uccello per agitarlo. Ha ripetuto la routine, solo che invece di girare il corpo di lato, si è voltata all'indietro mettendomi il culo direttamente in faccia. Le ho morso le chiappe e ho liberato la mia mano destra per scivolare dentro la sua figa. Ho premuto il dito sulle labbra vaginali, le ho aperte e sono entrato in lei. La sua fessura era umida, avvolgente e lei ha emesso un gemito (con ogni probabilità falso) e mi ha abbracciato mentre lo spingevo fino in fondo.
Ancora una volta si è allontanata, si è voltata di fronte a me, e ha messo un piede sulla mia sedia posizionando la figa proprio davanti alla mia bocca.

CONTINUA

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