- Pubblicata il 03/09/2025
- Autore: Willy
- Categoria: Racconti erotici etero

- Pubblicata il 03/09/2025
- Autore: Willy
- Categoria: Racconti erotici etero
IL POMPINO PERFETTO... E NON SOLO - Veneto Trasgressiva
Finalmente quella sera ho ricevuto il mio pompino perfetto, era da tanto tempo che lo aspettavo ma, facciamo un passo indietro.
Una sera ho accompagnato degli amici in un locale dove si balla il latino americano e pensando di dover passare una serata noiosa, in quanto io non so ballare i balli latini, mi sono seduto sul divano del nostro tavolino con un drink in mano. Mi godevo la musica guardando i miei amici e gli altri signori ballare assieme a tutte le signore in maggioranza milf e cougar che sicuramente erano presenti, si per ballare ma anche, per alcune, con lo scopo di cacciare qualche preda per finire la serata. Verso la mezzanotte, ero in conversazione con i miei amici, tutti sudati, un po' brilli e si discuteva sulle donne presenti fantasticando, un po' a voce alta, chi sarebbe potuta essere la più maiala considerando molte varianti come l'aspetto, il vestito, le scarpe, il trucco ecc. Lascio in disparte il turpiloquio dei miei amici su cosa si sarebbero fatti fare dalle singole tipe ma ad un certo punto, non ricordo il motivo, siamo giunti a discutere sul pompino, come in realtà si sarebbe dovuto fare per arrivare a quello perfetto secondo i vari punti di vista o preferenze personali. Le varianti erano molteplici, chi li preferiva accompagnati con una mano, chi con due (per quelli più dotati) chi senza, poi c'erano quelli salivati (con lo sputo o senza), quelli veloci e quelli lenti e si era tirato fuori un bel repertorio. Quando è toccato il mio turno dissi come la pensavo, forse lo feci con un tono di voce un po' alto a causa della musica e del brusio delle persone un po' alte anche loro. Per me doveva essere senza mani, lento, alla gola profonda ma soprattutto non sarebbe dovuto mai uscire dalla bocca e terminare con un CUM in gola, avevo chiesto molto? Credo di sì, perché ne ho ricevuti molti ma mai in quella maniera anche se, per alcune compagne con un po' di confidenza, lo avevo richiesto. E qui viene il bello, mi girai un attimo e non mi accorsi della presenza, sul divanetto dietro al mio (gli schienali erano attaccati tra di loro), di una bella donna, interessante, forse con qualche anno più di me (io da poco ho passato i 50), che forse aveva sentito tutto e stava gustandosi il suo drink. Appena i miei amici ritornarono a ballare io rimasi solo e in quel momento la tipa dietro di me si alza, fa il giro del divanetto e mi si mise davanti chiedendomi se avrebbe potuto sedersi accanto a me. Senza farmelo ripetere le dissi sicuramente sì, era alta più o meno come me ma aveva scarpe con un po' di zeppa e tacchi alti, molto magra, poco seno ma giusto e vestiva una camicetta abbastanza attillata con pantaloni attillatissimi, una vera gnocca per l'età che aveva. Ci siamo presentati, lei è Ada (nome di fantasia) e l'ho fatta accomodare di fianco a me. Senza perdere tempo, alla "O la va o la spacca", le chiesi se avesse sentito i nostri discorsi goliardici e se l'avessi magari offesa anche indirettamente. Subito mi rispose di no, anzi, mi disse che era stata incuriosita della mia richiesta e mi confidò, senza peli sulla lingua, che avrebbe scommesso con me che mi avrebbe accontentato. Io incredulo e preso alla sprovvista accettai di gran carriera e chiesi i particolari della scommessa (anche per sapere se avessi potuto permettermelo). Lei rispose sorridendo: "Se non ti accontento mi offri un drink ma se invece rimarrai soddisfatto allora dovrai sottostare ad una mia richiesta, sei d'accordo?" Provai a chiederle qualcosa di più ma lei mi rispose che non era niente di che ma sarebbe stato piacevole per entrambi. Affare fatto e simbolicamente ci stringemmo la mano. A questo punto il problema era "dove" ma lei mi consigliò, visto che i bagni erano troppo affollati, di uscire fuori nel parcheggio. Detto fatto, uscendo ci appartammo in un angolo, abbastanza riparato, in penombra tra le macchine e la siepe. Mi fece appoggiare di schiena sul cofano dell'ultima auto, si accosciò di fronte a me, mentre mi stava sbottonando i pantaloni mi chiese se fossi stato lungo a venire e se dopo poi ci sarebbe stato anche qualcosa per lei. Io la rassicurai però avrebbe dovuto concedermi un piccolo tempo per la ricarica e lei si mise a ridere. Appena spacchettato il pacchetto lei simpaticamente mi disse: "Hai un bel cazzo, abbastanza grosso e non troppo lungo, proprio come piacciono a me!". Abbassò i boxer e sapientemente lo prese con la mano, gli diede una leccatina preliminare insalivandolo bene poi, senza aspettare che incominciasse a indurirsi mi disse che sarei potuto "venire" quando volessi, quindi spalancò la bocca e molto lentamente incominciò centimetro dopo centimetro ad avanzare con una movenza molto eccitante, come l'avanzare del lombrico, muovendosi ritmicamente e con le labbra avanzare fino alla fine facendolo scomparire del tutto. Per intenderci, a riposo il mio "fratello" sarà una 10na di cm. che diventano 18/19 nel pieno delle sue forze e come spessore però è quello di una lattina del tipo stretta e lunga e mi chiesi dove avrebbe potuto infilarsi se non nella gola al culmine della sua erezione. Un po' per questo pensiero, poi nel vederla con tutto il cazzo in bocca mentre lo pompava senza farlo uscire e spalancando la bocca per far fuoriuscire la lingua che mi leccava la palle la mia eccitazione stava iniziando. Sentivo avanzare la mia cappella verso la gola e proseguire oltre. Sicuramente Ada era tra quelle donne che non hanno il conato di vomito quando gli si tocca il palato molle in fondo alla gola e per questo non faceva una "piega" mentre lo stava pompando. Per me non c'è più niente di eccitante che sentirmi gonfiare il cazzo in bocca alla partner, le "pompe e girolamo" con l'uso delle mani, sì sono ben fatte, forse il top per qualcuno, magari per quelli che sono un po' "lunghi" nei tempi ma non per me. Saranno passati una 10na di minuti , non aveva mai tirato fuori il cazzo dalla bocca, continuava a succhiare come una ventosa alternando le leccate alle palle, non capivo come potesse respirare e mi stavo godendo questo pompino da urlo che poi era una mia chimera, non ci credevo, mi sembrava un sogno e si era materializzato. La stronza, amichevolmente parlando, per farmi terminare in fretta in quanto un po' provata dalla prestazione, mi prese le mani che mi sostenevano al cofano della macchia e se le portò dietro alla nuca facendomi capire che ora ero io a condurre il gioco. La mia eccitazione era al massimo, il mio cazzo era durissimo e sprofondava senza pietà nella gola di Ada che non dava segni di disagio. Ho iniziato a pomparla con la cadenza mia preferita prendendole la nuca e spingendola fino in fondo utilizzando però solo gli ultimi centimetri del cazzo mettendo a dura prova la sua resistenza oltre alla sua abilità a fare in questo modo. Sentivo che ormai ero alla fine, la mia resistenza era terminata, stavo arrivando al culmine che sarebbe stato pure abbondante perché era più di una settimana che non avevo usato il "fratello" e ora era bello carico. Avvertii Ada che stavo per venire e a questo punto lasciai la sua testa perché potesse gestirsi lei la situazione ma lei, mi guardò in un modo strano mentre stava pompando come delusa dalla mia azione, allora con le sue mani mi afferrò le natiche, nel momento dell'esplosione mi tirò veso di lei facendole ingoiare tutto il cazzo e venendole copiosamente in gola, uno, due, tre o più schizzi, ingoiati senza nessun problema. Lei rimase con gli occhi chiusi concentrata in quello che stava facendo ma soprattutto quello che stava ricevendo e alla fine, riaprì gli occhi, mi guardò, mi fece maliziosamente l'occhiolino e solo allora retrasse la testa liberandosi dalla mia bestia che nel mentre stava ridimensionandosi. Subito dopo disse: "Ma quanta sborra mi hai dato! Era da un po' che non scaricavi, vero? Porco!" subito dopo: "Soddisfatto?". Io le risposi: "Sicuramente sì! Sei stata eccezionale, veramente brava!" e poi le chiesi: "Hai mica un fazzolettino che li ho in macchina". Lei in risposta: "Guarda bene, non ce n'è bisogno, il tuo cazzo è pulito, la tua sborra è finita direttamente in gola" e subito dopo: "anzi no! Sta gocciolando, aspetta, ci penso io". Si infilò il cazzo nuovamente in bocca e con la lingua sentivo che mi leccava la cappella succhiandomi il poco sperma che era rimasto dentro, una professionista. "Ora è pulito! Puoi metterlo dentro" mi disse concludendo, si rialzò e si ricompose. Io mi rivestii e dopo un po', mentre mi accingevo a rientrare nel locale lei mi fermò e mi chiese: "Vediamo se sei un po' porco anche tu, baciami!". Mi prese alla sprovvista, sinceramente baciarla dopo averle sborrato in bocca la cosa non mi allettava. Dopo alcuni secondi di titubanza mi feci coraggio, l'avvicinai e la baciai mettendole mezzo metro di lingua in bocca come dicevamo noi ai tempi. A questo punto, come facevamo da giovani, mentre la limonavo con una mano la tenevo accarezzandole la nuca e con l'altra le palpavo la tetta che era uno spettacolo, piccola ma dura per la sua età. Incredibile, la sua bocca non sapeva assolutamente di sperma (che a me fa abbastanza schifo) ma leggermente di menta proveniente forse dalla sua assunzione in segreto di una mentina dopo la prestazione. Mentre stavamo proseguendo alla volta dell'ingresso lei si fermo e mi chiese: "Soddisfatto allora?", "certamente, al cento per cento" le risposi. Di conseguenza lei: "Allora devi pagare la scommessa, prima mi offri un buon drink". "E poi?" io gli chiesi, "il bacio era la seconda richiesta? Vero?". Lei, tutta divertita: "Niente affatto, non te la cavi così facilmente, ora si va a bere ma poi, visto che hai un bel cazzo, me lo devi dare un po', d'accordo?: Non credevo alle mie orecchie, quella sera feci "Bingo", oltre al pompino del secolo ci sarebbe scappata anche la scopata!
Ma questa è un'altra storia.....
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